Consumo di alcol è attività lavorativa non vanno affatto d’accordo. In tema di sicurezza sul lavoro, mantenere viva la concentrazione e la lucidità, senza perdere il controllo di se stessi è uno degli aspetti da cui partire per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’uso eccessivo di bevande alcoliche (o meglio, l’uso e basta) sul lavoro contribuisce a far perdere la concentrazione o peggio ancora a mettere a rischio se stessi e gli altri. La Regione Lazio ha pubblicato un opuscolo informativo proprio su questo tema, dal titolo Alcol e lavoro? Non sei sicuro!.
L’opuscolo, contenente un totale di 22 pagine, fornisce indicazioni e consigli utili sul consumo di bevande alcoliche prima e durante l’attività lavorativa. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene chiamato in causa per comprendere quale possa essere il suo contributo. In particolare, si legge nell’opuscolo, “RLS e RLST partecipano alla definizione della policy aziendale con la stesura a priori della procedura e dell’eventuale regolamento aziendale in cui sono previste le modalità con le quali il lavoratore deve essere sottoposto a controlli alcolimetrici ed i provvedimenti da assumere in caso di positività”.
Diverse sono le indicazioni fornite dalla Regione Lazio. Tra queste:
- 1 bicchiere di una bevanda alcolica richiede 2 ore per essere smaltito. È necessario quindi non bere nelle ore precedenti l’inizio del turno di lavoro;
- giovani, donne e anziani subiscono maggiormente gli effetti dell’alcol;
- a seconda della concentrazione di alcol nel sangue, gli effetti vanno da uno stato di euforia a un’alterazione della percezione;
- gli effetti a lungo termine comprendono lo sviluppo di patologie più o meno gravi;
- è generalmente vietato assumere alcol nei luoghi di lavoro. Lo è ancora di più quando si devono svolgere attività lavorative ad elevato rischio di infortuni.
Tra le attività a maggior rischio rientrano quelle che prevedono il trasporto, le mansioni sanitarie in strutture pubbliche e private e il settore dell’edilizia. Il datore di lavoro e l’RLS svolgono un ruolo di primaria importanza, insieme a medici competenti, preposti e RSPP. Per questo è importante che corsi di formazione sulla sicurezza per RLS vengano seguiti in maniera adeguata e forniscano le giuste competenze. Tra i compiti del datore di lavoro e dell’RLS ci sono quelli di aggiornare costantemente il Documento di Valutazione Rischi, stilare una procedura di controllo del divieto di assunzione di alcol, vietare la somministrazione di bevande alcoliche in bar e mense aziendali e informare e formare i lavoratori in merito ai rischi dell’alcol.
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